sabato 22 aprile 2017

MARIO BONAMICO. Un partigiano da ricordare.

Mario, Antonio Bonamico nacque il 31-12-1919 nella Clinica Ostetrica di Padova, figlio di Gaetano e di Giovanna Petrarchini. Battezzato il 15 gennaio 1920 in Papozze (Rovigo), nella chiesa parrocchiale dei Santi Bartolomeo e Carlo, ivi venne cresimato da Mons. Rizzi, vescovo di Adria, il 3 giugno 1928. Frequentata la scuola elementare, compì gli studi fino al termine della seconda classe di Avviamento Professionale. Chiamato alle armi (56° Reggimento Fanteria), il 6/4/1941 giunse in territorio dichiarato in stato di guerra. Rientrato in servizio dopo il matrimonio con Virginia-Gina Mongini (25/4/1942) celebrato in Serravalle (Ferrara), e dopo un breve ricovero nell’ospedale da campo n. 572 e in quello di Trieste, fu assegnato presso il VI° Battaglione studenti universitari di Sassuolo(Modena). Effettuati alcuni controlli sanitari negli ospedali militari di Ferrara e di Bologna, rientrò (giugno 1943) nel 56° Reggimento fanteria in quel di Mestre (Venezia). Sbandatosi in seguito agli eventi sopravvenuti all’armistizio (8/9/1943), entrò (estate 1944) nella formazione partigiana della 35^ Brigata “Rizzieri”. Il 5/2/1945 fu arrestato con altri partigiani, condotto nelle carceri di Codigoro, interrogato, torturato e il 14 di quello stesso mese fucilato insieme a Pivari Olao e Bonaccorsi Laerte nella piazza di Ariano Ferrarese. Sepolto nel cimitero locale, i suoi resti vennero trasferiti e inumati l’11 maggio 1945 nella cappella di famiglia nel cimitero di Papozze. Gli vennero conferite postume (10/6/1956) la Croce di Guerra al merito e due stellette d’argento da porre sul distintivo della Guerra di Liberazione.

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